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10 buone ragioni per passare a Linux in un esperimento musicale e di divulgazione, per il bene di Linux e dell'open-source. Ecco la trascrizione del video nel canale YouTube di alternativalinux. Da vedere e condividere con chi Linux non lo usa ancora.
Ciao. Sono Dario di alternativalinux. Indossa le cuffie buone. Oppure accendi l'impianto. Alza il volume. Vediamo 10 ragioni per cui Linux è Rock! In un intreccio di storici riff e brani rock. Via!
È gratuito
La ragione più banale per apprezzare Linux è che è gratuito. Scarichi il sistema operativo e lo puoi installare in tutti i computer che vuoi anche sul lavoro. Non serve pagare né usare trucchi per attivarlo illegalmente.
Non devi leggere ed accettare rigorose condizioni di utilizzo. Linux è distribuito sempre con la stessa licenza.
Puoi ispezionare i meccanismi del suo funzionamento, modificare quello che non ti piace e ridistribuirlo, anche con le tue modifiche. Nessuna di queste azioni è proibita ma viene addirittura incoraggiata.
Rivitalizza il PC
Linux non ha interessi nel mercato hardware né a farti cambiare spesso computer. È quindi un antidoto naturale all'obsolescenza programmata. Quando un OS Linux viene aggiornato, spesso le performance migliorano e il PC diventa persino più reattivo.
Alcune versioni di Linux aggiornatissime, si accontentano di meno di 1 GB di RAM. Installa Linux in un computer fino a 15 anni di età è sembrerà rinato. La batteria di un portatile potrà durare fino al doppio rispetto all'uso con Windows.
Un PC in meno da buttare si somma ad uno in meno da ricomprare. Riduci consumi, sprechi, rifiuti speciali da smaltire e farai qualcosa di concreto per il futuro del pianeta.
Non ti spia
Sistemi operativi ed altri software commerciali, trasmettono e raccolgono informazioni su di te, lo sanno tutti. In molti hanno rinunciato a far valere il proprio diritto alla riservatezza. Tranne gli utenti che sono già passati a Linux, dove questo problema, fintanto che usi software open-source, non c'è.
Nessuno analizza il tuo comportamento per capire cosa venderti, né cerca di guadagnare tracciando le tue attività per rivenderle ad altri che poi lo fanno.
Linux non è freeware, dove è noto che se non paghi un prodotto, il prodotto sei tu. Linux è open-source e c'è una enorme differenza. I codici sorgenti sono di dominio pubblico. L'open source garantisce che ogni modifica sia rivista da altri contributori del progetto. Nessuno può inserire funzioni spia e pensare di farla franca.
È più sicuro
Linux è notoriamente più sicuro di Windows e MacOS. Non che sia sicuro al 100% perché nessun dispositivo che si connetta ad internet può definirsi tale. Ma la quasi totalità dei virus in circolazione, sfrutta vulnerabilità del sistema Microsoft.
è per questo che, anche se esistono, gli antivirus in Linux non sono molto usati, se non a livello aziendale. E spesso servono a impedire la diffusione di minacce per Windows.
Applica tempestivamente gli aggiornamenti che ti sono garantiti e sarai già a buon punto per la sicurezza del tuo PC Linux. Quando un problema viene scoperto, la comunità è molto più rapida nel correggere e rilasciare soluzioni rispetto a quanto avviene per le grandi aziende di software.
È più facile di quanto pensi
Malgrado quello che potresti aver sentito dire, Linux è facilissimo da usare e anche da installare nel tuo PC. Non devi saper impartire comandi scritti anche per affiancarlo a Windows e scegliere ogni volta quale sistema avviare.
Non lo dico io soltanto, ma le migliaia di persone, anche non esperte, che commentano i miei video e i tutorial nel blog. Molti non avevano mai installato Windows, ma sono riusciti ad installare Linux e configurarlo a puntino!
Peraltro, sembra incredibile, ma quando avvii una chiavetta o DVD per l'installazione di Linux, puoi anche provare il sistema operativo completo "dal vivo", senza sfiorare l'hard-disk.
Salvo rari casi l'hardware è supportato e funziona senza dover fare nulla: monitor, webcam, bluetooth, WiFi. Qualunque marca di stampante prevede driver per Linux. Così puoi installare solo quando sei sicuro, senza andare incontro a spiacevoli sorprese.
Programmi per fare tutto
Linux è talvolta erroneamente associato a scarsa disponibilità di software o programmi miseri e scadenti. Ma non è vero. Ci sono decine di migliaia di programmi gratuiti di altissimo livello per fare di tutto. E poi ci sono versioni per Linux anche di moltissimi programmi che sei già abituato ad usare con Windows o MacOS.
Tutti i miei video, animazioni, grafiche, audio, e tutto ciò che faccio per lavoro, sono realizzati esclusivamente con Linux e programmi open-source, usati in ambito professionale da me e tantissimi altri.
Alcuni non passano a Linux perché un certo programma risulta indispensabile ma l'azienda che lo produce non ne realizza una versione per Linux. Talvolta sono vincolati agli standard di fatto e non hanno speranza. Ma qualche volta è pigrizia e preconcetto. Nessuno usa questi programmi per il 100% delle sue funzioni.
Dimmi cosa vuoi fare e io o qualcun altro suggerirà, se non uno solo, più programmi per ottenere il medesimo risultato con software per Linux. Che di regola viene reso compatibile anche con Windows e MacOS.
Aggiornamenti indolori
Alzi la mano chi non ha mai incontrato problemi al PC Windows dopo aggiornamenti. Tali da bloccarti prima di risolverli o farli risolvere con la dovuta competenza. E ora alzi la mano chi non attende tempi biblici per un riavvio anche dopo aggiornamenti pianificati. Lavoro nell'informatica, ho usato Windows per oltre 25 anni e ne so qualcosa. Da quasi 10 uso solo Linux.
Gli aggiornamenti arrivano spesso ma non richiedono tanto tempo e banda. Li applichi quando vuoi. Non interrompono mai le attività e solo quando è il kernel ad essere aggiornato, suggeriscono un riavvio per essere applicati. Il riavvio però richiede i tempi soliti.
Mai in questi anni Linux mi ha piantato dopo un aggiornamento o costretto a tornare ad un punto di ripristino precedente. Sono fortunato perché ad alcuni è successo, ma mai con le distribuzioni Linux più testate e spesso sono dovuti agli aggiornamenti di Windows quando viene mantenuto nel PC insieme a Linux.
Personalizzazione grafica
Linux in effetti non è un sistema operativo, ma il motore che sta sotto il cofano. Le personalizzazione grafica è tra i suoi punti forti. Ci sono almeno una dozzina di ambienti desktop, cioè differenti tipi di aspetto, molto noti che può assumere. Alcuni sono minimi ed essenziali ma anche gradevoli, apposta per i PC più vecchi. Ma altri sono all'avanguardia, pieni di funzioni spettacolari e gratificanti quanto forse non ti aspetti da Linux. Per ognuno di essi poi le possibilità di personalizzazione sono infinite.
Se sei abituato a versioni di Windows o MacOS, alcuni sono realizzati con un aspetto molto simile, per renderti il passaggio più facile e farti trovare subito a tuo agio. Alcuni ti permettono addirittura di cambiare impostazione con un click e senza neppure riavviare il computer. Quando vedi in un film un desktop spettacolare che non hai mai visto, stanne certo: sotto c'è Linux.
Una enorme scelta
Qualunque sia il tuo computer o le tue esigenze, c'è una versione di Linux (o anche più di una) che ti aspetta. Alcune sono realizzate per l'utente comune, per farci di tutto, anche già solo con i tanti programmi preinstallati. Ce ne sono alcune per fare musica, grafica, video o effetti speciali. Altre per i programmatori, per recuperare dati, per l'hacking etico, per verificare la sicurezza di siti web. Alcuni sono votati alla privacy online, altre all'educazione, all'intrattenimento domestico o persino per giocare titoli per Windows con Steam e Lutris.
Alcuni puoi costruirteli su misura solo con le funzioni e i programmi che ti servono. Altri sono previsti per un uso portabile, via USB e includono una quantità mostruosa di programmi che rappresentano il meglio dell'open-source e che puoi usare al volo, su qualunque PC, senza nemmeno installarli e senza alterare il sistema già presente.
Assistenza gratuita
La generosità degli utenti della comunità Linux non ha paragoni. Puoi trovare aiuto ovunque.
Se hai difficoltà ad installarlo da solo o a risolvere problemi, per il 90% dei casi, basta saper usare un motore di ricerca e trovare soluzioni perché altri li hanno già affrontati.
Anzitutto il sito web della tua distribuzione Linux, sarà pieno di documentazione ufficiale o di un WiKi curato dai suoi utenti più esperti. Ma troverai anche accesso al forum dove Linux esprime il meglio di sé. Sii educato, presentati, descrivi il tuo problema, fornisci dettagli del problema e le caratteristiche del PC e quasi sempre ti verrà fornita una soluzione.
Se questo non basta o non fa per te, non sei costretto a pagare un centro assistenza per superare gli ostacoli. Porta il computer ad un LUG, un Linux User Group e ti assisteranno senza presentarti un conto.
Fine
Queste era la mia top 10 di valide ragioni per mettere alla prova Linux. Sia se stai pensando di cambiare computer, che se non sei soddisfatto del tuo sistema operativo. Spero che ce ne siano diverse ad invogliarti. Grazie per aver visto il video e ancor più se lo stai rivedendo. Se ti è piaciuto, batti un colpo con il pollice e condividilo. Potrebbe incoraggiarmi a trovare altre valide ragioni per un nuovo esperimento simile a questo. W Linux e W il rock!
Bravo Dario …. non sapevo fossi così versatile….. Anche la chitarra.
Complimenti
Grazie Vito! Ciao
Ho letto questi articoli e mi sono allarmato, ma non essendo addentro a materie così complesse ti chiedo se hai tempo e voglia un tuo parere.
https://www.key4biz.it/il-cloud-e-le-regioni-in-corso-il-processo-per-consegnare-i-dati-personali-dei-cittadini-italiani-a-pochi-big-tech/287252/
https://www.key4biz.it/cloud-nazionale-le-dichiarazioni-della-ministra-pisano-sono-condivise-dal-governo-i-7-dubbi-sulla-proposta/291514/
Grazie per tutti i tuoi articoli sempre interessanti. Ciao
p.s.
Sul mio PC ex win seven ho MX LInux in dual boot con Mint
Ciao Luca, ottima accoppiata quella nel tuo PC! Le notizie che mi riporti sono assai datate. Nel frattempo ci sono novità (teoriche) meno preoccupanti e molti soggetti possono richiedere di far parte dell’ecosistema Cloud destinato alle PA per cui è previsto un catalogo pubblico. La strategia Cloud dell’AGID, al punto 3.2 prevede cautele ma purtroppo spesso resta lettera morta. L’Art. 68 del CAD prevede che le PA adottino software commerciale solo in base ad una analisi per cui altre soluzioni siano risultate inadeguate. Presto, a proposito delle scuole, chiarirò come pretenderne dai dirigenti scolastici l’esibizione. Grazie per gli spunti, ciao.
Ciao Dario…….Ho installato su una distro esterna inutilizzata Linux Mint edge con L’ultimo Kernel. Normalmente uso Linux Debian…ma ogni tanto le alterno senza usare il dual boot con Win 11 sulla stessa SSD del PC. Ormai anche le SSD esterne, a parte il collo di bottiglia tipico dell’USB, sono abbastanza veloci con un tempo di caricamento di Linux di 15 secondi su una USB-c. Ti guardo prevalentemente su Youtube tube visto che seguo con interesse tutti quelli che postano video su Linux. Ma noto stranamente che sui tuoi video ci sono molti commenti………o quantomeno molti di più che quì sulla tua pagina Web…..Come mai?
Ciao Giovanni! Ottima scelta la Edge. Non meno LMDE 6 rilasciata con il 6.1 ma integrabile con uno più nuovo da Gestore Applicazioni, visto che LMDE non ha la gestione dei kernel in Gestore Aggiornamenti.
Un blog ed un canale YouTube sono fenomeni completamente differenti. Anche se il numero di pagine viste mensilmente nel blog è di multipli rispetto alle visualizzazioni mensili su YouTube è evidente che pagine viste e views non possano essere comparate. La lettura ispira forse una certa univocità di direzione della comunicazione, diversa da quella di un social a tutti gli effetti. In articoli diversi da questo però troverai quantità di commenti superiore. Ciao
Ciao, io sono un non vedente che da trenta e passa anni frequenta l’informatica per lavoro e per passione. Ho sempre avuto un ottima impressione riguardo al mondo GNU Linux e adesso, in base anche al tuo ottimo sito di cui sono diventato assiduo lettore, avrei tanta voglia di provare linux e in particolare Mint. Il problema è che per chi non vede l’interazione col pc avviene esclusivamente per mezzo screen reader, un programma che tenta di leggere tutto quello cche c’è sullo schermo o nella pagina web. E qui cominciano i guai perchè da ciò che leggo (ma spesso è roba datata) l’accessibilità di Linux lascia parecchio a desiderare non consentendo un esperienza paragonabile a quella che si ha in Windows con JAWS o NVDA o in Mac IOS con VoiceOVER: non c’è nulla di più frustrante che trovarsi davanti a un pc muto perchè lo screen reader non è in grado di dirti cosa sta succedendo obbligandoti a chiedere l’aiuto del vedente di turno (che non sempre c’è o è disponibile. Spero veramente che tu possa istradarmi nella giusta direzione magari mettendomi in contatto con chi ha già fatto questo percorso. Ho già tentato il passaggio a Ubuntu parecchi anni fa (ver 9.04) quando qualcosa ancora vedevo, e … adessoo uso Windowss 10 e Mac OS. Spero che tu mi risponda e comunque complimenti per il lavoro di divulgazione che stai facendo.
Ciao Andrea, Linux Mint come altre distribuzioni Linux include diverse impostazioni di accessibilità, alcune visuali ed in particolare il lettore di schermo Orca. Per quello che ho potuto provare sembra ben fatto ed è pieno zeppo di opzioni modificabili. Purtroppo, in italiano, si fa ricorso al motore di sintesi Espeak, davvero robotico e indisponente. Altri non vedenti o ipovedenti mi hanno chiesto informazioni ma, malgrado alcune ricerche, non sono riuscito a modificare il motore predefinito anche se le opzioni lo prevedono. Esistono infatti motori di sintesi fatti ottimamente anche per l’italiano che ho potuto provare nel software SpeechNote.
Normalmente suggerisco di provare Linux Mint in una sessione Live da USB, senza installare. Ma in queste sessioni, la lingua predefinita è l’inglese fino ad installazione completa. Se hai dimestichezza con VirtualBox, potrebbe diventare uno scherzo metterlo alla prova.
Come ho detto ad altri, dovessero emergere novità, una ricerca per parola chiave nei commenti, mi permetterà di ritrovarti e avvertirti.
Grazie per gli apprezzamenti, ciao.
Grazie a te per la risposta e complimenti per le scelte musicali. Sto valutando se fare un dual boot con il mio Win dows 10 o se recuperare qualche pc semi vecchio come macchina di test. Ho avuto modo di dare un occhiata alle impostazioni di Orca aiutando un amico ad installare Ubuntu ed in effetti sono tantissime ma queste cose vanno provate on the road. Quanto a e-speak non ti preoccupare, la voce standard di JAS, eloquence, non è così dissimile. ti chiedo solo una cortesia: se sei in contatto con chi sviluppa Mint prova a sollecitare maggiore attenzione all’aspetto accessibilità per i disabili visivi; progetti come nVDA in Windows dimostrano che si può fare molto anche in ambito open source. Non so come formulare la mia richiesta in maniera più specifica ma sono abbastanza sicuro che Linux potrebbe diventare un opzione molto interessante per i disabili della vista. Se ritieni che sia interessante anche per i tuoi lettori ti terrò aggiornato sulle mie prove. Diffondiamo la conoscenza.
Andrea, io non sono in contatto con il team di Mint. Le mie attività restano non ufficiali e non sono dedicate esclusivamente a questo sistema operativo e non possono quindi nemmeno aspirare ad esserlo. Spesso però gli aspetti di tuo maggior interesse, sono legati in primo luogo al c.d. ambiente desktop adottato. Sia Linux Mint che Zorin OS, tra i sistemi più avvicinabili da un nuovo utente di Linux, sono imparentati con quello GNOME e ci sono notizie fresche ed incoraggianti sul tema.
Mi sarebbe graditissimo che tu mi tenessi aggiornato. E quando le novità saranno già disponibili o avrò trovato il modo per sostituire il motore di sintesi predefinito, potrei affrontare un articolo specifico sull’argomento. Intanto puoi verificare la mia sommaria esposizione delle opzioni di accessibilità di Linux Mint nel manuale qui nel blog. Anche se non ricomprendono tutte le opzioni relative allo screen reader. Ciao!
Complimenti per la tua dedizione alla causa open-source. Una domanda : anch’io come te amo la musica e suono la batteria …si può utilizzare Mint come sistema per registrare le proprie performance,registrare la batteria suonando su delle basi, ecc.?
Un saluto,
Ciao e grazie Alessandro. Ma certo! Pensi che abbia realizzato il mio video con Windows o MacOS? 🙂
Sinceramente la mia conoscenza non è profonda perché non possiedo schede audio esterne e non ho mai usato software come Cubase, Ableton o il nostro Ardour per Linux.
Io entro dal multieffetto per chitarra o basso o dal mixer nell’ingresso di linea, attivo il loopback per sentirmi in tempo reale senza latenze (con il comando da termninale
pactl load-module module-loopback latency_msec=1
), attivo l’ingresso dalle impostazioni audio e uso Audacity per registrare. Se hai la backing track per batteria la apri in audacity, crei una nuova traccia stereo e premi R sulla tastiera per avviare riproduzione e la tua registrazione.Grazie per la risposta,Dario . 👍
Ciao Dario ti rispondo graditamente al tuo precedente commento. Usando sia Linux Mint e sia LMDE6 con l’ultima versione del kernel 6.7.9 il computer va alla grande e in effetti si vede la piccola differenza tra linux mint che gestisce automaticamente il kernel e la scheda grafica con le due opzioni specifiche. Ovvio che con LMDE devi fare manualmente anche usando il gestore synaptic…….e installando i driver NVidia col metodo PPA. Ma alla fine raggiungi lo stesso risultato e le differenze sono poche. Quindi si vede la differenza che Mint è più alla mano per un principiante. Piuttosto stavo leggendo le ultime notizie su Linux che, come anche tu hai notato, sta piano piano aumentando nel mondo. E, al di là che anche alcune aziende o scuole lo abbiano adottato in Europa, senza considerare le applicazioni tecniche o di ricerca, in alcune nazioni come l’India rappresentano di già il secondo sistema operativo. Hanno scalzato il MacOS. Ma Windows tiene duro per la sua predominanza anche se anch’esso ha perso un pochino. Probabilmente molti utenti sono stanchi di dover cambiare computer per un sistema operativo. Come ad es. con windows 11 che richiedeva il requisito del TPM. E quando prossimamente subentrerà Windows 12 con l’AI che richiederà più risorse forse sarà peggio. E linux Mint si avvicina alla prima posizione in Distrowatch come distro più cliccata raggiungendo MX. Piuttosto ho letto una recensione dove in un intervista Linus Torvalds asseriva che avere troppe distro era un problema………..in effetti le parole esatte erano “Linux avrebbe dovuto trovare un desktop standardizzato”. Mi dà l’impressione che la sua risposta sia un pò il sentore di molti utenti un pò frastornati dall’eccessivo numero di varianti. Da un certo punto di vista c’è anche la possibilità di scegliere la propria versione dei propri gusti……..Ma può anche disorientare. Pensiamo ad esempio se l’applicazione di punta del pacchetto di ufficio, Libreoffice, fosse presente in una decina di varianti senza la confluenza di tutti i programmatori che aggiungono continuamente codice. Per concludere: vedremo in futuro come le cose evolveranno……..sembra un futuro roseo per Linux. Ciao e buona continuazione.
Ciao Giovanni, gestione kernel assente da Gestore Aggiornamenti e la mancanza dell’app driver sono davvero i punti principali di differenza.
In effetti il 525 dei repository, installabile anche da Gestore Applicazioni, può non essere l’ultimo grido.
Ma le versioni PPA contano sempre sulla compatibilità con l’ultima versione di Ubuntu e non è detto che tutto vada sempre per il verso giusto.
Mint è la distro che per più anni è stata in testa alla classifica di distrowatch, mi pare circa 10. Ma è un contatore di pagina e niente altro.
Penso che le novità in casa MS potrebbero rappresentare una nuova opportunità di salto per molti utenti delusi, come fu all’uscita di Windows Vista. Vedremo! Ciao!
Per tutti gli appassionati di musica, visto che “Linux è rock”, un consiglio per i vostri ascolti di musica liquida: DAPHILE è un sistema operativo basato su Linux, nato appositamente ed esclusivamente per la riproduzione di musica in alta risoluzione.
È leggerissimo, meno di 200 mb, si installa su praticamente tutti i minipc, anche molto vecchi, riconosce la stragrande maggioranza dei DAC, sia interni che esterni e non necessita di mouse, monitor e tastiera! Viene gestito tutto tramite un qualsiasi browser. Consente di rippare i vostri CD, riconosce in automatico la stragrande maggioranza di autori, album e delle copertine, ed ha una interfaccia molto completa per la gestione degli ascolti.
Ancora una volta, se avete un vecchio PC buttato in un angolo, fate una prova prima di conferirlo in discarica.
Buoni ascolti.
Marco
Ciao Marco, guarda caso DAPHILE è finito poco tempo fa tra i preferiti legati ad un eventuale prossimo focus sulla musica in Linux anche se sarebbe più rivolto alla creazione che alla fruizione. Ti ringrazio perché non avevo ancora approfondito le cose che porti alla mia conoscenza e questo mi rende più desideroso di scoprirlo. E sono contento che possa essere valutato da audiofili lettori!
Nessuno mette in dubbio linux, ma è un dato di fatto che su windows fanno girare qualiasi schifezza. Ovvio che poi diventa anche instabile.
Inoltre basta avere un garmin qualsiasi ed ecco che per forza devi avere windows, visto che nulla esiste per linux.
Insomma, per i fanboy di linux, bello si, ma alla fine cmq devi avere una versione di windows. Quindi alla fine, apparte qualche informatico, perchè avere due sistemi operativi?
Ciao Claudio. Io non ho Windows e creo contenuti, pubblicazioni e sviluppo siti e applicazioni. Studi di ingegneria, di progettazione schede elettroniche, studi legali, ingegneri del suono e musicisti professionisti… ne conosco personalmente che lavorano oltre a divertirsi solo con Linux. Se Garmin, Elgato o altri produttori, mi richiedono di avere Windows, è un’ottima ragione per escluderli dai miei acquisti e comprare altro! Sono scelte…