Fuori dal canale YouTube per un mese!?

Il furto del mio smartphone durante una vacanza e come un ex cliente Tre possa ritrovarsi senza più il suo numero di sempre. Nessuna possibilità di effettuare pagamenti, accedere a banche, autenticarsi su varie piattaforme e fuori dall'account Gmail, dalle app acquistate, dal canale YouTube, per i sospetti di Google sulla mia identità.

Cara amica / caro amico di alternativalinux e spero anche del canale YouTube. Non potrò rispondere a commenti né pubblicare i video previsti pare per 30 giorni dal 20 di aprile, il cui conto mi fa pensare che fino alla fine di maggio non vi saranno novità.

È folle quello che mi sta capitando in questi giorni al rientro da una settimana di vacanza all'estero. Appena giunto in Italia mi hanno sfilato il telefono non so bene nemmeno quando e per quale stupida ragione visto rubare un telefono oggi crea problemi alla vittima, senza alcun beneficio o possibilità di utilizzo per il colpevole.

L'ultimo gestore del numero telefonico che ho da sempre, WindTre, non trova da giorni soluzioni per ridarmi il mio numero. Ero cliente Tre quando si unirono le forze con Wind per il nuovo soggetto WindTre. Entrato con contratti privilegiati, scopro che solo certe schede SIM, con determinate cifre tra le prime dei numeri di serie, consentono la sostituzione. La denuncia effettuata dai Carabinieri, come richiesto, non basta. E nemmeno aver richiesto il blocco dell'utenza al gestore stesso.

Ebbene le SIM card con il "doppio baffo blu" sono introvabili. E rendono impossibile riprendere possesso del numero con il medesimo gestore e anche di effettuarne la portabilità.

Dopo giorni, ho desistito dalla ricerca. Mi sono liberato in un solo giorno delle diverse telefonate quotidiane di gestori o altre aziende che, in barba al GDPR e alla registrazione del mio numero nel registro pubblico delle opposizioni, mi chiamavano per nome e cognome per offrirmi qualcosa.

A questo spiacevole inconveniente si aggiunge il blocco temporaneo del mio account Gmail che mi impedisce, dal 20 aprile, di accedere al canale YouTube, leggere e rispondere a commenti, pubblicare i video in programma.

Colpevole di non possedere altri dispositivi Android, Google, per le anomalie verificate a seguito del furto e di un maldestro tentativo di autenticarsi nel mio account, ha tagliato fuori anche il mio computer fisso dall'account in attesa di verifiche. Perché l'unico modo per rientrare nell'account è ricevere un SMS al numero che non ho più

Mi spiace tanto per quelli che scriveranno nel canale pensando che io ritenga che non meritano una mia risposta. Visto che proprio non posso sapere chi mi abbia scritto né rispondere.

Questa vicenda mi è molto utile a valutare quanto in futuro io voglia dipendere da queste tecnologie o se del caso, farne a meno e vivere meglio. Se io voglia ancora usare YouTube come piattaforma per i miei contenuti. Se io voglia completare la mia completa fuga da Google e Android nell'unico dispositivo che porto sempre con me.

A presto!

Diffondi la conoscenza!

29 commenti su “Fuori dal canale YouTube per un mese!?”

  1. mi spiace per quanto ti è accaduto.

    ” farne a meno e vivere meglio” non sò….

    bisogna trovare un compromesso .
    e non ho idea se è una cosa semplice.

    purtroppo dipendiamo da questi colossi.
    impossibile tagliare tutto; soprattutto se per lavoro o hobby dobbiamo comunicare…….

    Rispondi
    • Ciao Stefano, è proprio ciò che rispondo ad amici e parenti: siamo sicuri di poter fare questa scelta?
      Nel frattempo ho attivato nuovo telefono android senza account google, installando tre app da apkmirror. Ho attivato nuovo account Google dopo giorni di titubanza. Ho comprato in luoghi diversi due card da 15€ ciascuna per acquistare app su Google play e non me li ha fatti usare salvo inviare scontrino e attendere ancora un mese per l’alto numero di segnalazioni.
      Insomma, un dispositivo per autenticarsi, banche e altre forme va avuto. Ma non è detto che serva portarlo sempre con sé né che sia necessario collegare un dispositivo Android ad un account Google o sincronizzare alcun servizi Google per poterlo usare.

      Rispondi
      • è davvero una situazione spiacevole.
        Non so se la tua filosofia di device lo possa intendre, ma passare alla mela morsicata (almeno per i device mobile), non potrebbe essere una soluzione?
        Anche lì c’è l’autenticazione in due fattori, però puoi sempre verificare con il “dov’è” la presena del dispositivo tramite pagina web e tagliarlo fuori dalla lista e poi contattare l’assistenza.
        La mia è solo una proposta.

        Luca

        Rispondi
        • Ciao Luca, legittima idea di alternativa. Finora ho sempre preferito Android all’ecosistema Apple in generale ma dalla 8 o 9 in poi è terrificante l’invadenza.

          Rispondi
          • io sono anni che uso apple sia in mobilità che fisso e, di invadenza, non ne fanno…esattamente come mint

  2. credo sia davvero assurdo non poter recuperare il proprio numero, a fronte di una denuncia per furto (e non per smarrimento).
    ad ogni buon conto, prima di abbandonare youtube (e google), credo che sia da abbandonare, invece, Windtre, evidentemente…
    in bocca al lupo.

    Rispondi
    • Io non so se ne ho bisogno: ho avvisato tutti via mail e contatti telefonici (esportati e reimportati senza account e senza sincronizzazione). Ma ho da capire se sia davvero un caso così eclatante! Ma dove passo gran parte dell’anno in campagna sono l’unico che va a 20 mega in 4G a tariffe accettabili. Ora con fastweb su rete WindTre (quella con maggiore copertura in termini di antenne) risparmio ancora di più.
      Ma usare Android senza un account è più che possibile. Ciao

      Rispondi
  3. Ciao Dario.

    Ieri mi sono dimenticato, eventualmente puoi bloccare molti dei servizi di Google tramite firewall.

    Nel mio Blackview BV7100, tranne Gmail che uso poco, tutti gli altri servizi Google sono bloccati
    tramite il Firewall NoRoot Firewall, ed altri servizi vari.

    https://play.google.com/store/apps/details?id=app.greyshirts.firewall

    Eventuale alternativa

    https://play.google.com/store/apps/details?id=eu.faircode.netguard

    Vedi Firewall per Android, link:

    https://www.navigaweb.net/2014/02/firewall-per-android-per-bloccare.html

    ⚠️
    Consigli:

    1. Wi-Fi sempre spento

    2. Eventuale collegamento Wi-Fi Pubblico, usare una VPN

    Ciao.

    Rispondi
    • Grazie mille Gianpietro per il contributo!
      Non ho comunque l’esigenza di bloccare tutto di Google. Nel telefono ho addirittura disattivato Youtube e Gmail. E vedo i video con Brave che anche su mobile blocca tutto! La sincronizzazione di Brave mi consente di avere tutto il web ovunque anche senza account Gmail nel telefono! In parte è proprio la mia fissa per non sincronizzare nulla che mi ha reso il percorso difficile nell’attesa di comunicazioni da Google.

      Rispondi
  4. I ladsri sono degli idioti, non lo sanno che basta poco per bloccare definitivamente un cellulare? In ogni caso non uso wind da molto tempo e nemmeno la 3 da quando scoprii che ad esempio a Pisa dove mi trovavo per prendere un aereo, semplicemente non funzionava. Ora sono passata a Iliad e non la lascerei per nulla al mondo, perché è un’azienda seria e fa effettivamente quello che pubblicizza, niente continue rotture di zebedei pubblicitari, tariffa fissa e prende davvero ovunque. Un consiglio spassionato, perché non ho nulla da insegnarti: comprati come faccio io cellulari da 100 euro o lì intorno, non attirano occhi indiscreti e nemmeno voglie furtive da parte di certi trogloditi. A presto!!

    Rispondi
    • Mitica Francesca! Non mi sono poi interessato da consumatore su come recuperare il numero perché alla fine è stata un’opportunità.
      Devo dire che ero contrario a passare a 3 quando i miei soci insistevano. Poi ho verificato che nelle mie zone consuete c’è un servizio superiore ed ha costi inferiori agli altri. Quanto al telefono, la mia fascia tipo è quella dei 150€, come quello rubato e di cui, come oggetto, non mi è interessato minimamente fin dall’inizio. A parte le foto della vacanza che rigorosamente non sincronizzo mai nel cloud Google 🙂
      Certamente a presto e grazie per il tuo messaggio. Ciao!

      Rispondi
  5. Come hai descritto nell’ articolo, Il tuo problema è nato dal fatto che sono stati fatti dei “maldestri tentativi di accesso” e probabilmente hai un solo numero di recupero per il tuo account, cosa che per via del tuo operatore ha complicato ulteriormente la situazione…

    Se posso permettermi, visto che ci son passato anche io, suggerisco di aggiungere almeno un secondo numero per l’autenticazione e recupero dell’account ed una seconda mail

    Ora che sei riuscito a recuperare il tuo account prima aggiungi numero e mail per il recupero e meglio è

    Rispondi
    • Grazie, proprio vero. Ma l’indirizzo email di recupero era correttamente impostato. In più ero riuscito ad esportare in tempo i contatti e ad inserirli nel nuovo telefono senza account. E ho pure desistito, per ora, dal tentare di recuperare il vecchio numero… iao.

      Rispondi
  6. Ciao Dario, mi spiace per l’accaduto, ho letto solo oggi. Io utilizzo da un anno la custom rom (Android) dell’e foundation, qualcuno te l’ha già linkata sopra nei commenti, e mi trovo molto bene. È una no profit francese con una community molto attiva. /e/ os viene preinstallata con le microg che permettono di usare teoricamente la maggior parte delle app del play store simulando i google play services. Sul forum della fondazione noi utenti stiamo stilando una lista di tutte le app che funzionano
    https://community.e.foundation/t/list-apps-that-work-or-do-not-work-with-microg/21151
    Ci sono anche altre liste simili sul sito di app o dei gestori telefonici che funzionano.
    Probabilmente si perde qualcosa in termini di sicurezza (il bootloader non può essere ribloccato nella maggior parte degli smartphone, /e/ os è spesso un pò lento negli aggiornamenti) ma si guadagna in termini di privacy (e si spinge l’attuale mediascape verso l’adozione di software e sistemi operativi foss)

    Rispondi
    • Ciao, grazie per il messaggio e scusa il ritardo. Ricordo la precedente segnalazione e mi fa piacere rispolverare i bookmark che avevo preso per approfondire ancor più. Specie quello che sembra un aspetto cruciale per i play service.

      Rispondi
  7. Caro Dario, una valida mossa contro il furto di identità digitale (a causa di hackeraggio) o dello smartphone è abilitare l’autenticazione a 2 fattori attraverso una delle tante app che in giro si trovano. Io personalmente utilizzo Google Authenticator per molte app e in un paio di occasioni si è rivelata funzionale. Purtroppo al giorno d’oggi ci si deve difendere al meglio da queste evenienze, l’alternativa è rinunciare completamente al digitale perdendo però i tanti benefici che apportano.

    Rispondi
    • Ciao, grazie. Io mi complico anche la vita proprio perché disattivo cronologia web, posizioni e avevo una copia dei contatti estratta prima di essere tagliato fuori anche dal pc di sempre. Piuttosto io sono colpevole di avere un solo numero di telefono e altri dispositivi Android disconnessi dall’account!
      Però ho scoperto come utilizzare un nuovo telefono Android senza account gmail installando pure le app da apkmirror.

      Rispondi
  8. Sinceramente non ne posso più di Google, Microsoft, Apple…
    Vorrei che tutti i servizi fossero open source, sicuri, che ci fosse sempre un’alternativa valida e funzionante al mondo closed.
    Quanto siamo lontani da tutto ciò?
    Quanto dobbiamo aspettare ancora?
    Come possiamo contribuire?
    Si possono fare piccole donazioni? Ma a chi? E dove?
    Come possiamo diffondere e propagandare la filososofia opensource?
    Come proporla al lavoro?
    Non potresti fare un video per fare il punto sulla situazione?
    Credimi se ti dico che questa cosa mi crea ansia per il futuro… forse perchè ho figli…
    C’è una battaglia in corso, silenziosa ma c’è, non ne parla più nessuno ma vorrei contribuire per vincerla nel mio piccolo.

    Rispondi
    • Ciao David. Penso che scalzare la proprietà intellettuale sia difficile e le big tech sono sempre in agguato e molto convincenti con istituzioni e aziende. Ma in tantissimi si impegnano per questi aspetti che dici. Da parte nostra, si può contribuire a far conoscere l’alternativa e a influenzare “il mercato”, come nelle scelte di tutti i giorni. Il fatto è che ci sono anche da convincere tantissimi pigri… come nelle scelte di tutti i giorni. Io di donazioni ne faccio. Da non ricordo quanto a Wikipedia, e a diversi progetti open tra cui Linux Mint.

      Rispondi
    • @David
      La filosofia “Open Source” va ad infrangersi contro il fatto che la gente è condizionata ad usare hardware, software, servizio Web in modalità passiva.

      Non ha molto senso dire che io posso prendere i sorgenti del Kernel, modificarli e ricompilare una mia versione, quando tutto quello che so fare e che voglio fare è mettere il dito sopra una icona del touch screen del mio scemofono per andare dentro il “social” Pincopalla e leggere e scrivere cavolate e guardare tette e culi.

      Hai voglia a dire che esiste il “fediverso” e che volendo uno può configurare un server e pubblicare una sua istanza di Mastodon o quello che è.
      A chi interessa quando c’è Tiktok?

      Poi la questione è mal posta perché le “Big Tech” non usano certo prodotti Microsoft o simili. Non gli conviene avere vincoli, quindi sviluppano tutti i propri strumenti in casa grazie al fatto che hanno millemilamilioni di sviluppatori e sistemisti alle proprie dipendenze. Questi strumenti sono costruiti sopra tecnologie Open Source e magari sono anche distribuiti come Open Source. Facciamo il caso di Chromium che è il codice sorgente del browser Chrome o il caso di Android, che è un kernel Linux con sopra un interprete Java ma tutti i software lato server e anche l’hardware stesso dei server. Google si fa in casa anche le piastre dei server.
      Non c’è nessuna battaglia.
      Il problema è che nessun altro ha le risorse per sviluppare Chromium o Android, quindi Google non ha concorrenza. Il codice non è proprietario ma non fa differenza, Google opera in regime di monopolio esattamente come MS.
      Due esempi ovvi, il fallimento di Mozilla nel mettere sul mercato FirefoxOS per gli scemofoni e il fallimento di Canonical nel mettere sul mercato Ubuntu con l’idea di trasformare lo scemofono in un PC portatile tramite una dock station.

      Al lavoro.
      Dipende dalla situazione ma c’è un problema generale. Se io sono il responsabile IT e rendo conto ad un capoccia, non mi conviene imporre il software Open Source perché se poi qualcosa va storto la colpa è mia. Se invece mi adeguo ad un prodotto di una grande azienda, tipo Microsoft, quando qualcosa va storto io ho scelto il meglio sul mercato, la colpa è del fornitore che comunque ha le spalle mooolto larghe. Capisci anche che un conto è partire da “se qualcosa non va prendi i sorgenti e aggiustalo” contro “se qualcosa non va chiama il supporto tecnico”. Di più, le “Big Tech” possono benissimo prendere dei clienti in perdita pur di imporre i propri prodotti/servizi contro la concorrenza. Quindi se io responsabile IT ho una offerta della ditta XYZ, se vale la pena arriva il commerciale di MS e mi fa una offerta al ribasso, pur di tagliare fuori XYZ.

      Comunque si comincia da ragazzi. Se insegni a smontare e rimontare le cose, poi da grandi ci sarà interesse e abitudine a fare lo stesso. Se insegni i pensieri e comportamenti robotici, da grande idem.

      L.

      Rispondi
  9. Buon giorno,
    Personalmente oltre a un secondo telefono (solitamente tengo l’android precedente rispetto all’attuale in uso ) mi sono creato una macchina virtuale virtualbox con android x86 configurato con le mie account principali: non risolve il problema della sim ma permette quantomeno di recuperare gli accessi vari (google, telegram ecc)
    Basta giusto ricordarsi di accenderlo ogni tanto per controllare che funzioni tutto (giusto uno scrupolo) ed è facilmente archiviabile/reinstallabile su qualsiasi pc nel giro di pochi minuti

    Rispondi
  10. Scusa Dario ma questa vicenda si potrebbe scorporare in diversi temi.
    Se sia una cosa buona oppure no appoggiare tutta la propria vita sullo smartphone.
    Se sia una cosa buona che Google abbia il quasi monopolio degli smartphone, molto peggio di MS con Windows per i PC.
    Se sia una cosa buona che le grandi corporation usino gli smartphone per effettuare sorveglianza e raccolta dati, in proprio e conto terzi per poi filtrare le informazioni a cui gli utenti accedono (banalmente se tu cerchi “patata” vedi cose diverse da quelle che vedo io). Aggiungi i cosiddetti “social” e aggiungi che il 95% della popolazione mondiale accede ad Internet SOLO tramite smartphone.

    Epperò in questo caso l’argomento fondamentale è che le compagnie telefoniche sono associazioni a delinquere che fanno cartello tra loro e vessano i clienti. Nella indifferenza delle Istituzioni. Tanto più si spinge l’uso dello smartphone, tanto più i disservizi legati ai contratti/servizi delle telefoniche hanno conseguenze pesanti.

    Chiudo con una curiosità.
    La banca mi vuole imporre l’uso dello smartphone. Io non ne ho mai posseduto uno, invece ho un “feature phone” Brondi. Per quello che posso capire la banca fonda la “sicurezza” della sua “app” tramite cui dovrei fare lo “home banking” sulla verifica dell’hardware di quel singolo smartphone. Se il dispositivo è quello, la banca assume che sia in mano mia e che sia io che compio le operazioni. Se il dispositivo è compromesso la responsabilità è mia e la banca se ne lava le mani. Considerato che lo smartphone è progettato apposta per la sorveglianza e la manomissione di terzi, direi che è una idea abbastanza suicida.

    Rispondi
    • Proprio vero. Tante persone totalmente non informatizzate che mi hanno circondato negli anni, adesso sono schiave dei neuropsichiatri dietro alle big Tech.
      Tanto di cappello per la tua drasticità. Io ho avuto fb per 2 mesi nel 2009, non ho WahtsApp da prima che fosse del sig. Z, mai avuto altro social. Ho in un cassetto un costoso smartwatch regalato e mi guardo bene dall’avere assistenti virtuali per accendere e spegnere luci.
      Sono riuscito ad eliminare ogni app Google compresi Gmail e YouTube dallo smartphone (Oppo). Brave per Android basta e blocca tutte le pubblicità senza plugin.
      Dubito però per le ragioni di autenticazione, Spid, ecc di riuscire a fare con un telefono 2G. Ma quanto mi piacerebbe….

      Rispondi
      • Non mi sembra di essere drastico, semplicemente uso il PC per tutte le cose per le quali la gente usa lo smartphone.

        Se fossi in giro tutto il giorno per lavoro senza un PC davanti, magari mi farebbe comodo lo smartphone. A quel punto si riproporrebbe la stessa questione di Microsoft per i PC con Google e gli smartphone ma al cubo, perché Microsoft fino a poco tempo fa si accontentava di vendere le licenze e non voleva contare i peli del tuo sedere con la scusa del “gratis”.

        La cosa divertente è che mentre tu ti lagni perché il furto dello smartphone ti impedisce di accedere ai servizi Google, se ci fai caso oggi diamo per scontato che qualsiasi criminale sia scoperto e condannato tramite le informazioni ricavate dal suo smartphone, sia tramite sorveglianza (v. “trojan di Stato”) che previo sequestro.

        Da cui due considerazioni.
        Lo smartphone registra tutto e favorisce l’intrusione di terzi, da cui non ha senso usarlo per funzioni che richiedono “sicurezza” e nonostante questo, tutti, anche i criminali, sono cosi condizionati che non pensano di metterlo dentro una cassetta di metallo, dentro un cassetto e andare in giro senza.

        Rispondi

Lascia un commento