Atom: fine di un editor per sviluppatori software

Atom, editor open-source per lo sviluppo di software, sarà messo da parte da GitHub dal 15 dicembre 2022. Cade travolto dalla concorrenza di Microsoft Visual Studio Code. Ecco le ragioni per cui è una spiacevole notizia per il mondo dell’open-source e non solo per un programmatore.

Atom text editor e GitHub

L’annuncio ufficiale è proprio di GitHub e risale all’8 giugno 2022. GitHub è una collaudata piattaforma hosting per lo sviluppo di software, usata anche dal Governo Italiano, ma anche da Google, Apple, Microsoft, NASA tra tanti altri. Atom, celebre editor di testo open-source rivolto allo sviluppo di linguaggi web e software, lanciato proprio da GitHub nel 2014, si incammina in un viale del tramonto la cui data ultima è prevista per il prossimo 15 dicembre.

Da sempre apprezzato per leggerezza, flessibilità e possibilità di personalizzazione, Atom dispone di una miriade di estensioni, quasi 8000, utili per lo sviluppo di differenti linguaggi di programmazione. Sono state nel tempo realizzate dalla comunità e possono essere integrate gratuitamente.

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schermata dell'editor di codice Atom

Tra gli utenti di Atom ci sono anche io, da anni! Con la mia decisione di non avere più a che fare con Windows e dopo il passaggio definitivo a Linux Mint, ho messo definitivamente da parte, dopo quasi venti anni di utilizzo, Dreamweaver di Macromedia, azienda cannibalizzata successivamente da Adobe.

E ho scelto di affidare lo sviluppo di siti e applicazioni web proprio ad Atom. Ho anche piccoli script bash per Linux e ci faccio parte del lavoro HTML e CSS per i miei ebook realizzati poi con Sigil.

Dopo aver spulciato qualche tutorial “best atom plugins” eri in grado di isolare indispensabili funzioni aggiuntive, temi grafici e di colorazione del codice, controlli di sintassi, auto-completamento. Trovavi quelli per te e usavi un comando da terminale nella forma apm install per aggiungerli tutto insieme dopo una formattazione. Un editor validissimo per un web-developer.

Atom però, va detto, ha sempre fatto fatica con file di grandi dimensioni e ultimamente gli aggiornamenti, si sono fatti meno sostanziosi e meno frequenti.

Atom editor va in pensione

La notizia della archiviazione, così è chiamata la sostanziale messa da parte del progetto, mi tocca quindi personalmente.

Il comunicato ufficiale recita “Quando abbiamo formalmente introdotto Atom nel 2014, volevamo fornire agli sviluppatori software, un editor di testo che fosse estremamente personalizzabile ma anche semplice da usare. Anche se quello di far crescere la comunità degli sviluppatori resta ancora tra i nostri obbiettivi, abbiamo deciso di ritirare Atom per far progredire i nostri progetti di sviluppo basati su Microsoft Visual Studio Code e GitHub Codespaces“.

annuncio archiviazione atom github

Poi, traduco ancora “Con l’emergere di nuovi strumenti basati sul cloud, la comunità di Atom ha visto un significativo declino negli scorsi mesi, a parte operazioni di manutenzione e aggiornamenti di sicurezza. Per questo decidiamo di ritirare Atom in modo da concentrarci nel migliorare l’esperienza di sviluppo nel cloud con GitHub Codespaces. Si tratta di un triste addio. Vale la pena ricordare che con Atom è stato realizzato il framework Elektron che – riporta ancora GitHub – ha spianato la strada per la realizzazione di migliaia di app tra cui proprio Microsoft Visual Studio Code” ed altre.

Saltando oltre si legge: “Ad ogni modo, affidabilità, sicurezza e performance sono fondamentali per GitHub, e per servire al meglio la comunità di sviluppatori, stiamo per archiviare Atom per dare priorità a tecnologie compatibili con il futuro dello sviluppo software“.

Fino a qui potrebbe sembrare una comune triste notizia dell’abbandono dello sviluppo di un progetto open-source. Casomai può sorprendere che il più grande archivio di codici sorgenti open-source per la collaborazione a distanza sul medesimo progetto software, ne sacrifichi uno che ha lanciato pochi anni prima, per far progredire il diretto concorrente di Atom, Visual Studio Code di Microsoft, distribuito sotto licenza libera MIT quindi con tanto di codici sorgenti rilasciati con le più ampie libertà di intervento! Forse non te lo saresti aspettato.

Microsoft nell’open-source

Per migliorare la conoscenza sulla decisione di pensionamento di Atom è utile sapere che, in novembre 2016 la Fondazione Linux, l’organizzazione no-profit creata a sostegno dello sviluppo del kernel di Linus Torvalds ma, più in generale, del software collaborativo, annunciava l’ingresso di Microsoft nella fondazione come Platinum Member.

Microsoft nella Linux Foundation

Tradotto significa 500.000 $ all’anno che Microsoft riversa nelle casse della fondazione. Ma non solo, certo. Comunicati ufficiali della Fondazione ammettevano il ruolo fondamentale che Microsoft avrebbe potuto rivestire con le sue competenze in fatto di cloud computing e mobilità. Senza poi dimenticare che altri membri platino nel consiglio della fondazione Linux sono Cisco, Hewlett-Packard, Huawei, Intel, IBM, Oracle, Samsung solo per citarne alcuni.

E infatti Microsoft è attualmente impegnatissima su tanti fronti di sostegno e collaborazione su progetti e soluzioni open-source. Non solo nella Fondazione Linux. Molteplici notizie si susseguono sulla stessa scia. Nel 2019 Microsoft si unisce alla Academy Software Foundation come “Premier Member”. Definita dalla Fondazione Linux come iniziativa collaborativa per l’avanzamento dello sviluppo di software open-source nelle industrie cinematografiche e legati ai media. Risale a fine aprile 2022 la notizia dell’ingresso di Microsoft nella Open 3D Foundation. Si legge “Microsoft si unisce a più di 25 organizzazioni rivolte alla democratizzazione del software per lo sviluppo in 3D di giochi e simulazioni.

Microsoft ha certo lo scopo di rendere più compatibili i propri servizi e soluzioni con quelli legate al mondo Unix. Ma contribuisce materialmente e non solo con denaro. Chi avrebbe mai pensato, anni fa di vedere una pagina web come questa!

REdHat e Microsoft partners

Red Hat, capofila delle aziende che si sono buttate nell’open-source fin dagli albori di Linux, partner Microsoft per lo sviluppo di soluzioni cloud ibride Linux/Windows. Ottima cosa davvero, e anche un vero trionfo per il mondo Linux, si potrebbe dire.

Certo, il dubbio, che a fronte di questa generosità da milioni di dollari annui verso la fondazione Linux, certi colossi tecnologici, oltre a contribuire concretamente allo sviluppo di nuove soluzioni open-source, possano in qualche modo influenzare il percorso di sviluppo di Linux in base a propri interessi, può venire.

Microsoft acquista GitHub per 7,5 miliardi di dollari

Per ritornare alla storia e fine di Atom, nel 2018 Microsoft ha acquistato per 7,5 miliardi di dollari, proprio GitHub, casa di Atom e sua stessa creatura fin dalla sua nascita. Tale acquisizione ha messo i due programmi in competizione nello stesso campo. E mentre la popolarità di Visual Studio Code ha continuato a crescere, solo il 13% degli sviluppatori, secondo una statistica di Stack Overflow ha utilizzato Atom come principale ambiente di sviluppo nel 2021. Anno in cui VS Code risulta aver conquistato il 71% degli utenti e Atom il 13%.

Non abbiamo bisogno di questi numeri per riconoscere a Microsoft gran fiuto negli affari. E potenza di mezzi senza limiti. Ultimamente ha superato per un periodo anche Apple, con circa 2800 miliardi di $ di capitalizzazione. Certo non sempre è arrivata nei tempi giusti come quando ha sottovalutato inzialmente il fenomeno Internet. Poi si è rifatta con Internet Explorer e della concorrenza di un browser preinstallato nel sistema e dei dati che vale, ne ha fatte spese Netscape, che condivideva con codici open-source il primo browser grafico del web.

L’exploit dell’editor di codice, gratuito ed open-source, realizzato con un programma creato con Atom (il c.d. framework Electron), in pochi anni, grazie anche all’acquisizione di GitHub, travolge impietosamente Atom. Che per la concorrenza di un prodotto fatto oggettivamente bene, con uno stuolo di programmatori ben remunerati che Microsoft può permettersi, ha ceduto di fronte all’avanzata trionfale del colossale concorrente.

Microsoft Visual Studio Code

È nel 2015 che Microsoft ha cominciato a distribuire questo nuovo programma per lo sviluppo di siti web e altri linguaggi. Open source e disponibile anche per Linux, in risposta proprio ad Atom: Microsoft Visual Studio Code.

Visual Studio Code riprende il nome da Visual Studio, il punto cardine del successo per la diffusione di Windows. Uno strumento di sviluppo software che ha consentito ai programmatori di sfruttare a fondo le caratteristiche di Windows e dei suoi c.d. framework contribuendo all’enorme scelta di programmi disponibili per ambienti Microsoft.

Visual Studio Code si scarica in formato .deb o .rpm per Linux oltre che per Windows. I codici sorgenti si trovano all’indirizzo https://github.com/Microsoft/vscode. Le condizioni di licenza parlano di telemetrie attive che inviano a Microsoft dati sull’utilizzo ma spiegano come disattivarle. E informazioni su questo aspetto sono disponibili anche nella finestra principale di Visual Studio Code.

Visual Studio si presenta subito come una bella copia più evoluta di Atom. Molti strumenti utili che potevi integrare in Atom, sono integrati nell’installazione e tanti altri possono essere aggiunti a seconda delle esigenze. Non ritengo sia questo il luogo adatto per una recensione né per entrare in dettagli tecnici. Ho in programma un articolo rivolto a webmaster e webdeveloper sulle possibilità in ambiente Linux e lo farò in tale occasione o anche separatamente.

schermata di Microsoft Visual Studio Code in Linux

Ma basta poco per comprendere che Visual Studio Code sia uno strumento realizzato con molta cura, ricchezza di funzioni. Tutorial, guide, video, forum, inviti a collaborare o suggerire difetti o possibilità di miglioramento, e tanta documentazione accompagnano il programma e contribuiscono certamente alla sua diffusione. Il che è possibile con i migliori programmatori ben pagati in quantità. Merce rara nel mondo open-source. Chissà se Microsoft abbia invogliato quelli di Atom ad unirsi al progetto VS Code con promesse di remunerazione adeguata.

Senza dubbio VS Code sorpassa Atom sul suo stesso campo e aggiunge funzioni e articolazioni degne di nota, partendo da una base simile. Magari è davvero solo un bene per la comunità di sviluppatori anche in ambiente Linux. Se poi, il fatto che provenga da Microsoft, lo trasforma in qualcosa da evitare per principio non lo so. Tu cosa ne pensi?

Futuro di Atom

Il codice di Atom resterà disponibile per essere ispezionato, studiato e anche riutilizzato in altri progetti.

Accompagnerò Atom fino alla fine del suo supporto e continuerò usarlo fino a fine anno. È assai probabile che io valuti di ricorrere al programma Bluefish o a VS Codium, la versione completamente libera di VS Code, prima di ricorrere ad uno fornito da Microsoft. Ma senza chiusure, visto l’approccio, almeno apparentemente, in pieno spirito open-source e comunitario di questo progetto Microsoft.

Non è comunque detto che l’esperienza di Atom sia finita. Come accennato, dopo l’archiviazione il suo codice sarà disponibile per studiarlo o per trarne parti utili a nuovi progetti. Anzi, uno dei principali sviluppatori di Atom, Max Brunsfeld, si sta impegnando anima e corpo per il lancio di un successore spirituale ad Atom che pare si chiamerà Zed, e di cui saranno presto disponibili nuove informazioni ed una versione alpha acerbissima.

Intanto ringrazio GitHub e la comunità di Atom per avermi fornito un validissimo strumento di lavoro quotidiano per anni ed auguro a Zed o qualunque altro progetto che si proponga di offrire una alternativa al nuovo monopolio, quanto di meglio. Lunga vita al software libero e aperto e alla molteplicità di scelte.

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2 commenti su “Atom: fine di un editor per sviluppatori software”

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