Debian 13 e il futuro delle sue derivate

Debian 13 e il futuro delle sue derivate. Trixie, è la nuova versione stabile del sistema operativo che si definisce universale. Nuovo kernel, migliaia di software aggiornati ed una procedura di installazione più articolata ed intelligente. Vediamo le caratteristiche principali e le implicazioni legate ai numerosi altri sistemi operativi che adottano Debian come base.

Dal 9 agosto 2025 Debian 13 Trixie è la nuova versione stabile di uno tra i più longevi ed affidabili sistemi operativi open-source, liberi e completi. Senza Debian non esisterebbero Ubuntu e le sue derivate, antiX, MX linux, Linux Mint, Zorin OS, elementary OS, Pop_OS! solo per citare alcune distribuzioni GNU/Linux popolari basate su Debian.

Informazioni generali sul progetto Debian

Libero perché Debian non è una azienda con scopo di lucro come Canonical che rilascia gratuitamente Ubuntu. Ma è il risultato dello sforzo di una comunità di oltre 1500 volontari coordinati da rigide procedure di controllo qualità, per creare un sistema operativo completo, aperto, cioè ispezionabile e modificabile, redistribuibile e ricco di programmi di alta qualità. Free significa libero ma anche gratuito. E stai certo che chi te lo mette a disposizione, non spia ciò che ci fai, né vuole venderti qualcosa. Trasparenza e rispetto delle tue libertà sono infatti lo scopo stesso di questo sforzo.

Guarda il video su YouTube

Il punto di partenza per informarsi su Debian dovrebbe essere la lettura delle sostanziose Debian FAQ e le note di rilascio di Debian 13, entrambe in italiano.

Le oltre 100 pagine di questi due PDF, tradotti in tante lingue, sono un esempio della ricchezza e della chiarezza di documentazione disponibile, anche se non sempre facile da scovare.

Verifica anche l'ottimo manuale di installazione ufficiale.

Debian viene definito il sistema operativo universale. Anzitutto perché oltre al computer fisso o portatile supporta una decina di architetture hardware.

Stable, Testing, Unstable (sid)

Poi Debian non è una sola: al suo interno ci sono diversi “rami” di sviluppo. Quando ti ci avvicini, puoi non avere chiare le differenze tra i rilasci definiti rispettivamente StableTesting e Unstable. Ecco come Debian descrive le tre versioni:

Debian sistema operativo universale
Debian sistema operativo universale

• Stable è solida come una roccia. Non diventa difettosa e ha il pieno supporto di sicurezza. Ma potrebbe non avere il supporto per l'hardware più recente.
• Testing ha software più aggiornato di Stable e diventa difettosa meno di frequente di Unstable, ma quando lo fa potrebbe volerci parecchio tempo prima che le cose vengano aggiustate. A volte possono volerci giorni e a volte mesi. Inoltre non ha un supporto di sicurezza permanente.
• Unstable ha il software più recente e cambia molto. Di conseguenza può danneggiarsi in qualunque momento. Tuttavia, le cose vengono risolte spesso in un paio di giorni ed ha sempre le ultime versioni dei pacchetti software per Debian.

Ciclo di vita e supporto per Debian

Debian rilascia con cadenza biennale una nuova versione Stable. Quanto alla durata del supporto, cioè di aggiornamenti di sicurezza, nella pagina informativa sui rilasci, specifica però che "Il Team Debian per la sicurezza fornisce aggiornamenti per tre anni. Ciò generalmente significa che ogni rilascio stabile è supportato per tutta la sua vita più un ulteriore anno (più o meno) dopo che una nuova versione stabile è stata rilasciata."

Quando una versione è superata da altra nuova, i suoi pacchetti vengono messi nella sezione chiamata oldstable degli archivi, per tutto il tempo in cui continuerà a ricevere aggiornamenti. Successivamente viene archiviata.

Rilasci Debian, supporto e ciclo di vita
Rilasci Debian, supporto e ciclo di vita

Debian 12 sarà quindi supportata ufficialmente ancora fino al giugno 2026. Ulteriori due anni di aggiornamenti saranno garantiti dal team Debian LTS (vedi https://wiki.debian.org/it/LTS).

Novità principali di Debian 13 Trixie

Adesso vediamo rapidamente le principali novità. Debian 13 è rilasciato con il kernel 6.12 LTS e dalle note di rilascio scopriamo che include ora gli ambienti desktop GNOME 48, KDE Plasma 6.3, Cinnamon 6.4, LXDE 13, LXQt 2.1 e Xfce 4.20. Inoltre, introduce nuove misure di sicurezza e protezioni contro attacchi avanzati.

Nuovi pacchetti software in Debian

Include oltre 14000 pacchetti software completamente nuovi, non presenti in Debian 12. Oltre 40000 sono stati aggiornati per un rispettabile totale di 70.000 software nei suoi soli archivi ufficiali. Tra questi, Firefox ESR 128, LibreOffice aggiornato alla versione 25.2, GIMP 3.0.4, Inskcape 1.4, il compilatore GCC 14.2 e systemd 257. Ci sono poi Samba 4.22, OpenJDK 21.

L'utente Debian 12 deve però tenere presente che il 12% dei pacchetti di Debian 12 Bookworm è stato rimosso dagli archivi di Debian 13 perché obsoleto. Ci vuole quindi cautela e di informarsi anticipatamente per evitare spiacevoli sorprese nel passaggio di versione.

Probabilmente e onestamente, lo svecchiamento dei software è uno degli aspetti più apprezzabili che si notano nel passaggio da Debian 12. A dire il vero, provandola con differenti ambienti desktop, ho notato davvero poche novità ben visibili oltre alla procedura di installazione. Ma l'utente Debian non si aspetta rivoluzioni e anzi, è spesso anche per questa ragione che lo apprezza.

L'adozione dell'ambiente desktop Plasma 6.3.6 accompagnato dalle librerie Qt 6.8.2 è tra le novità più attese dagli affezionati utenti dell'ambiente desktop KDE.

Compatibilità hardware di Debian 13

A livello di compatibilità hardware, Debian 13 è la prima versione del sistema operativo a supportare ufficialmente l'architettura RISC-V a 64bit. RISC-V è un'architettura di set di istruzioni open-source. Questo significa che il suo progetto è pubblicamente disponibile, senza licenze costose da pagare per utilizzarlo. È progettata per essere modulare, estensibile e flessibile, adatta a una vasta gamma di applicazioni, dall'automazione industriale all'internet delle cose o ai processori ad alte prestazioni.

Fine del supporto per 32-bit (i386)

Per contro è fondamentale segnalare che, cito testualmente, "a partire da trixie, i386 non è più supportata come architettura regolare; non c’è alcun kernel ufficiale o installatore Debian per i sistemi i386. Meno pacchetti sono disponibili per i386 perché molti progetti non la supportano più".

Ciò significa che non troverai file di installazione di Debian 13 per PC a 32-bit. Chi possiede un computer a 32-bit con Debian 12, fa bene a tenerselo stretto senza aggiornare a Trixie. Nelle note di rilascio leggiamo infatti: "Gli utenti che eseguono sistemi i386 non dovrebbero aggiornare a trixie. Debian raccomanda invece di reinstallarli come amd64, dove possibile, o di mettere in disuso l'hardware".

Scaricamento di Debian 13.1

Il pulsantone Scarica nella homepage del progetto Debian è associato al file ISO di circa 790 MB per l'installazione via internet. Contiene le parti fondamentali del sistema e permette di personalizzarlo selezionando uno o più ambienti desktop disponibili ed altre personalizzazioni software tra cui server web, server SSH e i Debian Blend: selezioni di software tematici per gruppi di persone con esigenze specifiche: bambini, scuola, scienziati, videogiocatori, medici, ipovedenti, chimici, astrofili, radioamatori.

Se non si desidera un unico file minimo per la sola installazione, si può optare per un DVD completo da circa 4 GB. Oppure, nella pagina delle ISO Live ibride, possiamo trovare file da 2,8 fino a oltre 4 GB per ciascuno degli ambienti desktop disponibili, già singolarmente configurati. Così puoi usare la distribuzione completa con lo specifico ambiente desktop e relativa dotazione software, anche via USB per risolvere problemi o prima di installarla tramite installazione grafica che nelle ISO Live è affidata al programma Calamares.

Installazione di Debian 13.1

Il tipico programma di installazione di rete di Debian è stato aggiornato, con miglioramenti nelle prestazioni. Una modalità testuale è associata ad una grafica o ad un'altra assistita da sintesi vocale.

Debian 13 installer
Debian 13 installer

Una moltitudine di schermate, anche ripetitive, va affrontata per completare l'installazione su disco. Non è certo rapida o alla portata di principianti assoluti ma ricompensa l'utente con una configurazione davvero soddisfacente al termine dell'installazione.

Ha un’interfaccia rinnovata per la creazione degli utenti (root e primo utente) e prevede suggerimenti di partizionamento automatico più intelligenti. Ad esempio, consente all'utente di creare partizioni aggiuntive, di dimensionare meglio l’area swap e offre soluzioni per dischi piccoli.

Opzioni di partizionamento in Debian 13
Opzioni di partizionamento in Debian 13

Ora è possibile l’avvio tramite HTTP Boot su sistemi UEFI o U-Boot compatibili, che consente l’installazione direttamente da URL senza supporti fisici. In più, include la capacità di recuperare sistemi Btrfs installati con Calamares. In pratica, se hai installato Debian da una ISO Live, MX Linux o un’altra derivata che usa Calamares, puoi usare l'installer di Debian per compiere operazioni di manutenzione o riparazione.

A livello di accessibilità è stato potenziato il supporto vocale all'installazione. Sono notevolmente ampliate le opzioni per dischi crittografati e viene inoltre introdotta l'installazione automatica di shim-signed per abilitare il Secure Boot sulle piattaforme a 64-bit.

Cenni sulle mie prove

La dotazione software predefinita non è vastissima ed è variabile a seconda dell'ambiente desktop selezionato. Nell'edizione standard con GNOME ho trovato le applicazioni tipiche attese, tra cui ad esempio il browser Falkon, Evolution per la posta, Nautilus, Mappe, Calendario. L'edizione KDE invece è ad esempio accompagnata da Dolphin, Konqueror, Kmail, KDE Connect, e tutte le altre applicazioni note dell'ecosistema Plasma.

Un ibrido invece l'edizione Cinnamon accompagnata dal file manager Nemo associato a GNOME Software e altri programmi del progetto GNOME tra cui Shotwell, GNOME Videos, Synaptic in sostituzione di quelle da sempre presenti in Linux Mint. Il tema è purtroppo il datatissimo adwaita che restituisce un aspetto anni '90 senza i temi di Mint, a meno che non si integrino successivamente. L'impegno di risorse a riposo si attesta su circa 1,3 GB di RAM, pari a quello di Linux Mint Debian Edition ed inferiore ai circa 1,6 di Linux Mint Cinnamon.

Impegno di risorse in Debian 13.1 Cinnamon
Impegno di risorse in Debian 13.1 Cinnamon

Notevoli con il mio hardware le prestazioni con GNOME 48 in sessioni Wayland. L'esperienza mi risulta più fluida di quella con Plasma anch'esso con sessioni Wayland predefinite che pare comunque impegnare circa 1,7 GB di RAM, confermando che questi due ambienti desktop sono oggi molto più ottimizzati e leggeri rispetto al passato.

Le implicazioni di Debian 13 per le distribuzioni derivate

Ma questa non è propriamente una recensione per cui arriverei tardi. Passiamo quindi a considerazioni su ciò che comporta il nuovo rilascio Debian. Esso non è rilevante solo per chi utilizza direttamente questa distribuzione, ma anche per tutte quelle che su Debian si basano. Questo significa che le scelte fatte in Debian in termini di pacchetti e tecnologie avranno un effetto diretto su milioni di utenti Ubuntu e di altre derivate. Il calendario dei rilasci di Debian influenza quindi direttamente tali progetti.

Tra queste troviamo Ubuntu, le sue numerose derivate ufficiali, Linux Mint Debian Edition (LMDE), MX Linux, antiX, Devuan e molte altre.

Ciclo di vita e sincronizzazione

Ad esempio, Ubuntu 26.04 LTS, previsto per aprile 2026, sarà costruito proprio partendo da Debian 13. Così come Linux Mint Debian Edition 7, LMDE che dovrebbe essere rilasciato a breve.

Inclusioni e rimozioni

Un altro aspetto importante è la politica di Debian su quali pacchetti includere o rimuovere. Negli ultimi anni, ad esempio, è stato fatto un grande lavoro per gestire meglio i driver e i firmware proprietari, così da facilitare l’installazione su computer recenti. Queste decisioni hanno un effetto diretto sulle derivate: distribuzioni come Ubuntu o Linux Mint beneficiano di un miglior riconoscimento dell’hardware, mentre quelle più orientate alla leggerezza, come MX Linux o antiX, devono valutare attentamente come integrare queste scelte.

Compatibilità hardware

Grazie al kernel e ai driver aggiornati, Debian 13 garantisce un migliore supporto per computer e componenti recenti. Questo si traduce in un’installazione più fluida per chi usa distribuzioni derivate orientate al pubblico generale, come Ubuntu o Linux Mint. Al tempo stesso, l'avanzamento di versione del kernel (dal 6.1 al 6.12) e l'abbandono del supporto per architetture a 32-bit possono comportare il sopraggiungere di problemi hardware non presenti con Debian 12. Alcune derivate più conservative possono decidere di mantenere versioni precedenti di alcuni pacchetti per non sacrificare la stabilità.

Stabilità e aggiornamenti

Uno dei punti di forza storici di Debian è la stabilità. Le sue derivate devono però trovare un equilibrio: ad esempio, MX Linux integra repository aggiuntivi per offrire software più aggiornato senza rinunciare alla solidità di Debian. Ubuntu, dal canto suo, tende a puntare su un buon compromesso tra affidabilità e funzionalità moderne, soprattutto nelle versioni LTS che restano supportate a lungo e in quelle intermedie che prendono talvolta alcuni pacchetti software dal ramo Unstable di Debian.

Il futuro del supporto a 32-bit

Con Debian 13 diventa ancora più evidente la scelta di ridurre il supporto per le architetture a 32-bit. L’installazione di sistemi esclusivamente a 32-bit è ormai scoraggiata, mentre viene mantenuta una compatibilità residua solo come supporto aggiuntivo nei sistemi a 64-bit.

  • Ubuntu e Linux Mint hanno già abbandonato le versioni a 32-bit da tempo.
  • LMDE segue la linea di Debian e offre ancora LMDE 6 con una edizione a 32-bit.
  • MX Linux ha continuato a proporre edizioni a 32-bit, ma con le nuove limitazioni la loro sopravvivenza diventa più difficile.
  • antiX resta tra le poche a offrire un sistema moderno e leggero per vecchi PC a 32-bit, ma la sua possibilità di continuare a farlo dipende strettamente da Debian: se in futuro Debian decidesse di interrompere del tutto il supporto, anche antiX si troverebbe senza base di riferimento.

Insomma chi ha ancora un PC esclusivamente a 32-bit rischia di non trovare più distribuzioni aggiornate e dovrà valutare soluzioni alternative, fino a considerare un cambio di hardware.

Impatto su utenti e sviluppatori

Per gli sviluppatori, Debian 13 porta aggiornamenti importanti alle librerie e agli strumenti di base. Per gli utenti comuni, invece, il cambiamento si traduce soprattutto in una maggiore sicurezza, in un miglior supporto hardware e in software di uso quotidiano più attuale. Chi utilizza pacchetti in formato universale come Flatpak o AppImage noterà meno differenze, perché questi pacchetti sono in gran parte indipendenti dal sistema e possono essere utilizzati senza alcun problema in Debian 13.

  • Ubuntu 26.04 e derivate ufficiali: GNOME e gli altri ambienti desktop beneficeranno direttamente delle versioni aggiornate introdotte in Debian 13.
  • Linux Mint Debian Edition (LMDE 7): questa edizione seguirà da vicino le scelte di Debian, rappresentando per Mint un’importante alternativa “diretta” ad Ubuntu che pare sempre più apprezzata dai suoi utenti.
  • MX Linux: continuerà ad arricchire Debian con strumenti propri per rendere più semplice l’esperienza utente, mantenendo al tempo stesso compatibilità con la base Debian.
  • antiX: potrà probabilmente continuare a offrire un’edizione a 32-bit basata su Debian 13, ma il futuro a lungo termine di questa scelta è incerto.
  • Altre derivate: progetti più piccoli potranno avere tempi diversi nell'adottare Debian 13, ma nel medio periodo anche loro ne riceveranno i benefici.

Debian 13 rappresenta quindi una nuova base solida su cui le principali distribuzioni Linux costruiranno i propri sistemi. Le scelte fatte in questa versione avranno un impatto per anni, influenzando sia la vita quotidiana degli utenti che lo sviluppo delle applicazioni. Penso ad Ubuntu 26.04 o Linux Mint 23 attesa per l'estate 2026, che saranno supportate e riceveranno aggiornamenti fino al 2031. Il rilascio di Debian 13 è quindi un tassello fondamentale dell’ecosistema Linux, anche per chi non usa direttamente Debian ma una delle sue numerose discendenti.

In definitiva, la storica distribuzione Debian, precedentemente nota come Debian GNU/Linux si mette al passo con i tempi e introduce importanti novità rispetto alla versione precedente. Non solo in termini di software visto che oltre il 60% dei pacchetti è stato aggiornato. Ma anche di sicurezza, compatibilità hardware, nuove funzioni e prestazioni, grazie anche al nuovo kernel 6.12 dotato di supporto LTS a lungo termine.

Il percorso iniziato con Debian 12 bookworm, legato ad una apertura all'utilizzo di componenti software non liberi, può in parte tradirne lo spirito iniziale, ma ha semplificato enormemente le possibilità di accesso per utenti meno smaliziati dotati di hardware che funziona al meglio con driver proprietari e non open-source benché gratuiti.

Avanza il supporto per nuovi chip e architetture moderne come ARM64 e RiscV64 che amplia notevolmente la compatibilità di Debian con nuovo hardware. Per contro l'abbandono delle piattaforme armel e a 32-bit comporta la necessità di abbandonare computer davvero troppo vecchi e limitati per i tempi ed esigenze più attuali.

Tutte le novità di Debian 13 si ripercuoteranno sulle numerose distribuzioni Linux che adottano storicamente Debian come propria base.

Attendiamo LMDE 7, nuove versioni di AntiX e MX Linux. Poi Ubuntu 26.04 e la numerosa serie di distribuzioni che da essa dipendono. Grazie anche all'aiuto di Microsoft con le sue strategie commerciali, Linux e il software libero stanno incuriosendo e conquistando una fetta sempre più consistente di utenti ed il futuro appare sempre più promettente, rappresentando oggi una scelta matura, assai più semplificata, non limitativa in termini di funzioni e caratteristiche, libera dai vincoli dei software commerciali, delle raccolte di dati per la profilazione pubblicitaria e dell'obsolescenza dell'hardware.

Diffondi la conoscenza!

Lascia un commento